La mensa dell’altare maggiore è anteriormente rivestita da un contraltare di legno interamente dorato; è una superba opera di intaglio piemon tese.
Il contorno del paliotto è bordato da una cornice fatta di cannette avviluppate da un nastro mentre la sua superficie è tutta decorata con un graticolato a graffio con stelle incluse in cornici mistilinee. L’ampio spazio è tripartito da due lesene, leggermente depresse e decorate con fogliami rococò e le iniziali di Vittorio Amedeo III di Savoia appese ad un fiocco.
Anche il centro è leggermente incavato; un contorno di fogliame rococò, con ghirlande di fiori, da cui si dipartono svolazzi di nastri, racchiude una conchiglia ovale con al centro nove stelle che circondano un cuore fiammeggiante sul quale spiccano, intrecciate, le lettere A M, che fanno certamente riferimento al saluto dell’angelo Ave Maria. Altro fogliame rocaille sorregge alla base della conchiglia due steli fioriti: una rosa e un giglio.
Paliotto dell’altare maggiore.
Le cifre del re e la qualità della decorazione rimandano agli anni settanta del Settecento e ad un minusiere di alta professionalità che, con tutta probabilità, lavorava a palazzo reale di Torino.
Indubbiamente il paliotto è frutto di un gesto di devozione del re sabaudo, fatto realizzare espressamente per il santuario. Vittorio Amedeo III si era interessato alla Madonna dei Laghi nel 1774 quando aveva pagato diversi lavori di restauro: “gli ornamenti, il colore gialdolino con l’aggiustamento degli ornati interni al cupolino, al cornicione, l’imbiancamento e fuori della chiesa, la mettitura dei vetri da rinnovarsi numerosi di carta, oltre a quelli della sacrestia”.